Due sponde del Lago di Garda, un unico vino: il Chiaretto. Per la prima volta i produttori del Bardolino, sulla riva veneta, e quelli del Garda Classico, sulla riviera lombarda, si sono presentati al pubblico assieme in occasione di una degustazione di un centinaio di vini presso il Westin Palace, a Milano.
I due consorzi infatti, quello del Garda Classico e quello del Bardolino continuano la loro collaborazione avviatasi durante il Vinitaly, momento in cui hanno unito le forze per una petizione in opposizione al progetto dell'Unione Europea, che mirava a consentire di realizzare vini di colore rosa attraverso miscele di vini da tavola bianchie e rossi: un affronto alla storicità dei rosè del Garda, da sempre ottenuti esclusivamente attraverso la vinificazione in rosa delle uve rosse.
Il Drink Pink ha visto coinvolte più di quaranta aziende, con un centinaio di vini in libero assaggio, ed una decina di cuochi stellati al lavoro per presentare la realtà dei vini rosati, che negli ultimi anni sta conoscendo uno straordinario successo: nell'ultimo biennio infatti le vendite sono cresciute del 40%.
Entrambi i Chiaretti delle due rive nascono sulle colline moreniche e si caratterizzano per i piacevoli aromi di frutti di bosco e di spezie fini. Gli uvaggi di origine sono diversi: per il Bardolino prevale la Corvina mentre per il Garda Classico il Groppello. E diversi sono anche i numeri: il Garda Classico Chiaretto è prodotto in meno di mezzo milione di bottiglie l'anno mentre il Bardolino Chiaretto supera gli otto milioni e mezzo di Bottiglie.