Archiviato il 2008 con 61 milioni di euro, Masi si riconferma leader nella produzione di vini storici come l'Amarone e il Recioto con la tecnica dell' “appassimento”. L'azienda veneta presenta a questa 43esima edizione del Vinitaly l'Amarone 2006. Una grande annata commenta Sandro Boscaini, presidente dell'azienda, che si è fregiata delle 5 stelle conferite dal nostro team tecnico, un segno di eccellenza.
Dimensioni, struttura e internazionalizzazione: sono queste le parole chiave sulle quali, a detta di Boscaini, dovranno focalizzarsi i produttori di vino Made in Italy. Non dobbiamo illuderci che da sole le piccole aziende possano fare molta strada. Il mercato è diventato molto più difficile di prima e la competizione è molto forte afferma Boscaini. Il mercato oggi fa molta attenzione al rapporto qualità-prezzo, e non possiamo permetterci di non avere la capacità di competere. Dobbiamo trovare dei sistemi per collaborare di più e per portare in maniera sistematica il Made in Italy sia nei mercati importanti sui nei mercati più piccoli, in primis cominciando da una promozione fatta in maniera accentrata, più focalizzata e senza dispersioni.
A livello di mercati, per il 2009 l'azienda conta di presidiare principalmente quelli emergenti. Sul mercato cinese siamo presenti da ormai 12-13 anni commenta Boscaini, siamo stati tra i primi italiani a sbarcarvi ed è un mercato che ci dà alcune soddisfazioni, ma non è così veloce e facile nella crescita come si può pensare� comunque sia è uno tra i mercati emergenti in cui continueremo la nostra politica iniziata già qualche anno fa insieme alla Russia, all'India e alla Corea. Questi quattro sono i mercati che hanno il maggior potenziale.