Fatturato in crescita anche nel 2007 per le principali aziende italiane di calzature. L'anno è terminato con un +4,l% dei ricavi aggregati che hanno raggiunto i 3.155 milioni di euro anche se il settore non è riuscito a replicare quel brillante +9,8% visto un paio di anni fa. Trend positivo per tutti gli altri indicatori chiave di redditività. II margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 206,8 milioni (+6,6%), 1'Ebit è cresciuto del 4,4�% (139,4 milioni) mentre il risultato netto è stato di 39 milioni, +1,2% rispetto l'anno precedente.
Questa la fotografia che emerge dall'«Analisi dei bilanci 2007» realizzata da Pambianco Strategie di Impresa, società di ricerche e consulenza per la moda e il lusso, sulle principali 68 aziende italiane. « è una conferma della riduzione della crescita, ma in compenso è stata mantenutala redditività – commenta Carlo Pambianco presidente dell'omonima società-. Per quest'anno credo che le aziende del calzaturiero riescano a mantenere i fatturati del 2007. Ma il problema è strutturale perché ci sono tante aziende che sono in balia della situazione, scontano il non aver fatto una politica di qualità e poi, essendo piccole, non hanno guardato ad un futuro noto già dieci anni fa». Secondo Pambianco il tallone d'Achille è la scarsa innovazione di prodotto e sulle strategie di marca. «Innovazione, ricerca e strategie dei punti vendita sono gli asset su cui si deve puntare e che i produttori hanno capito meno».
Come esempi virtuosi porta quello di Geox e Nero Giardini che hanno saputo puntare su politiche di marca e innovazione. Proprio la prima è la realtà che conquista il primo posto della classifica in base dei fatturati 2007. La società fondata da Mario Moretti Polegato lo scorso anno ha segnato ricavi per 770 milioni, con un distacco di 113 i milioni da Tod's, al secondo posto. Geox è appena sbarcata in Cina con un accordo di distribuzione e il piano di sviluppo ha come obiettivo, nel 2010, un network mondiale di 1.500 negozi, di cui 200 in Cina, e il raddoppio del fatturato. Geox è anche il campione nella quota di utile netto, al 16% dei ricavi, contro il 12% di Tod's e una media del 10% per i diretti inseguitori come Rossimoda (collezioni per Kenzo, Emilio Pucci, Donna Karan NY e altri brand della moda), Alberto Guardiani e Cinti. Scommettere su una rete di punti vendita, sia negozi sia conrner, rappresenta la chiave di volta della crescita. La conferma viene dalla classifica delle aziende che hanno messo a segno l'incremento dei ricavi più forte. Al primo posto c'è la Betty Flowers (+142,7%), scarpe per ragazze e giovani donne che lo scorso anno ha inaugurato diversi negozi. Segue, con un +39�%, Nero Giardini che guida un manipolo di aziende che hanno visto nel 2007 una crescita tra il 30-40%. Al terzo posto per incremento (+37%) c'è la Rodo, piccola azienda familiare specializzata in calzature femminili di lusso che esporta l'8o% della produzione e dispone di alcuni monomarca nei mercati chiave del pianeta. «Non abbiamo perso i clienti negli Usa, ma ora comperano circa il 20% in meno – spiega Gianni Dori, titolare con il fratello dell'azienza -. Questo per noi è l'unico mercato che rallenta e il calo è compensato dalle vendite nell'estremo e medio oriente e in Russia». Tra le altre aziende in forte crescita (+354%) ci sono anche la Baldinini e la A&G Calzature (32%) che produce le collezioni Janet&Janet.
Fonte: Pambianco Strategie di Impresa
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