Il fenomeno Outlet rischia di mettere in crisi i tradizionali punti vendita che fanno vivere le principali strade italiane. Questo è in sintesi il quadro messo in luce da Fismo (Federazione italiana settore moda) e Confesercenti alla presenza del Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee, Emma Bonino. «Anche nel settore moda si compra un po' meno – ha evidenziato il presidente della Confesercenti, Marco Venturi -, ma la concorrenza degli Outlet alla piccola distribuzione va regolamentata, per non rischiare la desertificazione dei centri storici».
Oggi in Italia sono ancora circa 180.000 i negozi «fashion», di cui 129.534 di abbigliamento, 27.675 di calzature e 24.040 di tessuti. Questo scenario è però in continua evoluzione e destinato a frenare a fronte dell'impennata dei Factory outlet, strutture da 20.000 metri quadri con 100 punti vendita ciascuno, che offrendo prodotti di marca a prezzi inferiori, stanno spuntando come funghi in ogni parte della Penisola.
Nel 2007 queste strutture sono arrivate a quota 1.377, ma è già stato calcolato che tra il 2008 e il 2009 diventeranno 2.256 (1.119 al Nord, 706 al centro e 431 nel resto del Paese). Il 40% degli italiani compra meno capi di abbigliamento o calzature rispetto a qualche anno fa, ma il settore muove ancora circa 70 miliardi di euro all'anno e nel 2007 ha fatto registrare un segno positivo pari al 3% rispetto al triennio precedente.
Estratto da Finanza&Mercati del 8/04/08 a cura di Pambianconews