New York, a dividere il vero dal falso c�era il Ponte di Brooklyn. Da una parte, a Manhattan, Canal Street pullulava di bancarelle vere cariche di prodotti falsi, dall�altra, di fronte al Brooklyn Museum, c�erano 25 metri di bancarelle false che vendevano prodotti veri. Un protagonista da entrambi i lati dell�East River: Takashi Murakami, l'artista più famoso e innovativo emerso a Tokyo negli ultimi vent�anni, ma anche il disegnatore di oggetti e borse per il marchio francese Louis Vuitton. E i suoi prodotti, pieni di colori vivaci che ricordano i manga, i fumetti giapponesi, sono tra le cose più contraffatte in un mercato dei falsi che solo nell�ultimo anno ha raggiunto nel mondo il valore di 200 miliardi di dollari.
Da questo incrocio è nata l�idea di lanciare un�iniziativa in difesa del diritto d�autore e proprio di fronte all�ingresso del Brooklyn Museum, dove inaugurerà la mostra, sono apparse una ventina di bancarelle – imitazione perfetta di quelle di Chinatown – dove si vendono prodotti originali Vuitton-Murakami. In mezzo anche 10 chioschi con la serranda abbassata e un cartello arancione che recita a caratteri cubitali: «Closed» per ordine del Tribunale.
«All�inizio siamo rimasti sorpresi – racconta Yves Carcelle, presidente e Ad di Louis Vuitton – perché prima il curatore della mostra ci ha proposto di portare un nostro negozio dentro il museo, di inserire gli oggetti che Murakami disegna per noi all�interno dell�esposizione, poi è nata l�idea “provocatoria” di un�installazione capace di presentare in un modo nuovo il problema della contraffazione».
Estratto da La Repubblica del 4/04/08 a cura di Pambianconews