Dagli altari alla polvere, e poi ancora dalla polvere agli altari: è questo il percorso, lungo 40 anni tondi, di Kickers, marchio lanciato nel 1968 e oggi distribuito dalla milanese Sic (Società italiana calzature).
«Nel 2007 abbiamo raggiunto i 17 milioni di ricavi» annuncia l'ad, Stefano Cioccoloni, «e abbiamo ottenuto una crescita di circa il 30% rispetto al 2006». Alla fine del 2003, è arrivata la scelta più difficile: trasferire la produzione dal Marocco all'Italia, per avere un controllo più stretto sulla qualità e sui tempi di consegna: «è stata una decisione molto sofferta, soprattutto in un momento nel quale tutti i nostri concorrenti stavano delocalizzando verso il Far East». La mossa, tuttavia, ha ottenuto gli effetti sperati, consentendo a Cioccoloni, dopo un primo triennio di riforme, di impostarne un secondo tutto crescita, con ricavi che sono più che raddoppiati nel triennio 2004-2007.
Oggi i tre stabilimenti del gruppo, che sono a Monte Urano, ad Avellino e a Lecce, assorbono l'intera produzione di Kickers, che è pari a circa 500 mila paia di scarpe l'anno. «Abbiamo deciso di puntare maggiormente sulle collezioni di scarpe per adulti» spiega l'ad «pur mantenendo la stessa Kickers identità di sempre». A Milano, nei primi giorni di aprile, è prevista l'inaugurazione del primo, grande «flagship store» Kickers con scarpe per gli adulti, che si affianca ai 16 già aperti dall'azienda in Italia, tutti ancora specializzati invece nel prodotto per bambino.
Estratto da Economy del 7/03/08 a cura di Pambianconews