Per siglare la vittoria di quello che è un turnaround da manuale tornerà in campo uno dei più grandi nomi del tennis: John McEnroe. All'ex campione della racchetta, tutto classe e fantasia, determinazione e carattere, Philip Watch affiderà il ruolo di testimonial per i suoi 150 anni: l'azienda è stata infatti creata dall'orologiaio napoletano Filippo Giardiello, che con Philip watch (l'orologio di Filippo, appunto) ha dato vita al primo cronometro Swiss made in Italia. Il marchio di segnatempo di fascia medio alta appartiene al gruppo Morellato-Sector, ed è la nuova sfida di Massimo Carraro, amministratore delegato e principale azionista. «McEnroe rappresenta bene il mondo Philip watch», spiega. «Ha classe naturale e ancora voglia di vincere, un modello perfetto per uomini e donne al di sopra dei 30 anni che costituiscono il nocciolo duro dei clienti Philip watch».
Azienda leader nei cinturini italiani per orologi, 270 milioni di fatturato nel 2007, a partire dal 2001 Morellato, grazie a un'idea dello stesso Carraro, si è creata un nuovo spazio di mercato nel settore dei gioielli. Ma il mercato degli orologi non è stato accantonato. Anzi: a fine 2006 l'azienda ha acquistato il gruppo Sector dal fondo di private equity Opera a un prezzo simbolico.
Ma anche con 44 milioni di debiti e una sequela di bilanci in rosso. L'azienda era sull'orlo del collasso. «Abbiamo dovuto procedere a una ristrutturazione, rivoluzionando il management e riducendo le linee di prodotto», racconta Carraro. «Ma era necessario. Risultato: l'anno scorso il gruppo Sector ha ritrovato il segno nero in bilancio, con un ebitda positivo. E Pw ha raggiunto il 2,7%.
Estratto da Il Mondo del 20/02/08 a cura di Pambianconews