Nel 2007 il fatturato dell'industria tessile italiana si è attestato sui livelli dell'anno precedente con oltre 9,1 miliardi di euro. L'export (+0,6%) si consolida sui mercati emergenti come Cina e Hong Kong (+10,1%), ma anche in Francia (+4,6%) e Spagna (+2,8%). Crescono significativamente le importazioni (+8,8%), soprattutto di tessuti di cotone e a maglia di fascia medio-bassa. L'Italia tessile, tuttavia, rimane l'unico Paese che resiste allo schiacciasassi cinese e recupera quote di mercato mondiale ritornando ai livelli del 2001.
La VI edizione di Milano Unica, il Salone Italiano del Tessile, che si svolge a Fieramilanocity vede la partecipazione di 659 espositori, su una superficie espositiva di oltre 27.000 mq., in linea con quelle delle passate edizioni. Gli espositori italiani sono 511, il cui fatturato complessivo si avvicina ai 6,5 miliardi di euro, pari ad oltre i 2/3 del fatturato complessivo del settore, mentre quelli europei sono 148 (circa il 25%), provenienti da Francia, Spagna, Gran Bretagna, Portogallo e Germania.
�Il fatturato 2007 della Tessitura – ha detto Paolo Zegna, Presidente di Milano Unica -, si mantiene sostanzialmente sui livelli dell'anno precedente, anche in conseguenza del buon andamento della vendita ai clienti confezionisti Made in Italy, mentre l'export ha confermato la moderata crescita che era nelle previsioni (+0,6%)�.
A cura di Pambianconews