Consuelo e Gianni Castiglioni e i figli Carolina e Giovanni: la famiglia di Marni, sofisticatissimo marchio della moda di oggi. E un clan così affiatato da fare invidia a chiunque.
Gianni al suo tavolo di amministratore unico di Marni e della Ciwifurs, azienda leader nella produzione di pellicce: le fa, tra gli altri, per Fendi, Prada, Valentino, Dior, Vuitton, oltre che, naturalmente, per Marni, e tutte in Italia. Carolina a seguire il virtual store del marchio, attivato un anno e mezzo fa con Yoox, che vende online dal pret-à-porter agli accessori fatturando annualmente 2 milioni e mezzo di euro, in crescita. E Giovanni a tallonare, letteralmente, il papà, per imparare. Perché tutto è nato di lì, dalla pelliccia, che è un talento di famiglia: «La Ciwifurs comincia a produrre negli anni #60 – dice Gianni Castiglioni – ma mia nonna Maria faceva pellicce dagli anni #40 e la pellicceria Motta era famosa a Milano».
Marni nasce come una sorta di spin off della Ciwifurs nel 1993: «Dovevamo proporre al mercato un prodotto di pellicceria nostro, un po� diverso, innovativo» ricorda Castiglioni.
Quella che era una nicchia di mercato si espande. «Dal 2000, il fatturato ha fatto un balzo – dice Gianni Castiglioni – Eravamo allora a 8 milioni di euro, oggi siamo a 115 milioni. Nei primi anni siamo cresciuti del 100 per cento all�anno, oggi gestiamo una crescita annua del 30 per cento. Ma anche se quella della donna che non vuole più un logo pubblicizzato è una fascia di mercato che si sta allargando, non diventeremo mai un marchio eccessivamente esposto». La svolta è stata l�apertura dei negozi: «Perché ci ha permesso di mostrare tutta la collezione – dice Consuelo – Il cliente poteva vedere tutti i capi della sfilata compresi i pezzi più “interessanti” che magari i multibrand non si arrischiavano a comprare».
La prima boutique, nel 2000, è a Londra in Sloane Street, la seconda, l�anno dopo, a Milano in via Sant�Andrea (poi in via Spiga), quindi seguono Parigi (avenue Montaigne) e New York (Mercer street). «Adesso i negozi sono 70, tra monomarca e shop in shop nei grandi magazzini, e tutti gestiti direttamente da noi – precisa Gianni – La politica retail (250 punti vendita nel mondo) si decide a Milano. Abbiamo istituito delle società in loco, in alcuni casi dirette da noi, in altri con partner locali, come in Giappone e, da poco, con lo sceicco del Kuwait Majed al-Sabah che, attraverso la Marni Gulf, copre il medium east, Dubai, Bahrein, Qatar, Kuwait, Arabia Saudita. Non facendo pubblicità, perché abbiamo pensato che per il nostro tipo di cliente potrebbe essere negativa, i negozi sono la nostra forza».
Estratto da Affari&Finanza del 21/1/08 a cura di Pambianconews