Andrea Guerra (nella foto), amministratore delegato di Luxottica, è in volo per gli Stati Uniti. Quella stessa America dove il gruppo leader negli occhiali produce il 65% del fatturato e che ora, tra credit crunch, crollo del mercato immobiliare e crisi dei consumi, in tanti vedono passo dalla recessione. Uno scenario problematico che, inevitabilmente, colpisce l'industria del lusso, di cui Luxottica fa parte. E lascia i segni: in sei mesi i player del settore hanno bruciato più di 7 miliardi di euro in Borsa.
C'è dunque da preoccuparsi? Guerra esce dal coro: «Nessuna recessione», afferma, «ma solo un rallentamento, peraltro in corso da un anno». «Il Nord America», prosegue l'AD, «dove il gruppo ha una forte presenza, rappresenta un mercato del lusso sottodimensionato e ci sono ampi margini di crescita. Basta pensare che il mercato degli occhiali da sole sopra i 100 dollari è inferiore a quello italiano. Il contesto congiunturale evidenzia un rallentamento, certo, ma non parlerei di recessione almeno per quello che noi percepiamo. Il resto dell'Europa deve essere diviso tra Europa Continentale, dove si assiste a un regolare andamento, e l'Inghilterra, il cui mercato è molto simile agli Usa e inevitabilmente ne subisce gli effetti. Complessivamente sono ottimista. Anche perché gli elementi di incertezza non hanno impedito a Luxottica di chiudere il 2007 con risultati record.
Nel 2007 il gruppo ha chiuso un altro anno record, con una crescita a parità di cambi a doppia cifra, un fatturato di quasi 5 miliardi e un utile in linea con le attese nonostante l'effetto cambio sia stato più forte delle previsioni. Si tratta di un risultato di 500 milioni di euro, inclusa la plusvalenza realizzata nel corso dell'anno, con una crescita del 20% circa.
Per il 2008, l'acquisizione di Oakley garantirà un miliardo di dollari di fatturato in più. «Senza contare», conclude Guerra, «che abbiamo un ricco portafoglio marchi da sfruttare, dove recentemente hanno fatto il loro ingresso case come Ralph Lauren e Tiffany».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/01/08 a cura di Pambianconews