Grand Prix One, parco tematico unico in Europa, in più di un milione di metri quadrati farà convivere i tre fiori all'occhiello del Made in Italy: la moda, i motori e il design.
�L'idea è nata da un'intuizione di alcuni piloti, in particolare di Jarno Trulli, testimonial del progetto, con la finalità di dare una veste più glamourous a un concept, che è quello dei centri commerciali in generale, abbastanza utilizzato, visto e, in alcuni casi, abusato�, ha dichiarato Marco Beffa, leasing advisor, con Alberto Francardo, del progetto.
L'esclusivo format distributivo sorgerà alle porte di Pescara con tutti i presupposti progettuali di identità, posizionamento, mix commerciale e formule di intrattenimento, per replicarsi con successo anche a livello internazionale.
�Il punto di forza di Grand Prix One è sicuramente la creazione, in un unico concept, di canali di vendita e soprattutto di concetti che vivrebbero bene anche separati. Abbiamo deciso di suddividere, dal punto di vista progettuale, le aree contraddistinguendole con la denominazione �Paddock� in modo da creare un continuum con il mondo dei motori�, ha rivelato Alberto Francardo.
Queste aree sono complementari e concorrono alla creazione di un panorama aggregato completo che va da mondo del design e arredamento, il �Gallery Paddock�, al mondo della moda, il �Glam Paddock�, un Factory Outlet Village a tutti gli effetti.
Il �Golden Paddock�è uno spazio dedicato alle grandi case automobilistiche e motociclistiche italiane e internazionali mentre il �Green Paddock� è una struttura rivolta ai servizi, cioè tutte quelle attività commerciali atte a risolvere le esigenze quotidiane del consumatore e al tempo libero. Infine il �Grand Pole� è un'autentica pista privata in cui non ci saranno solo gare ufficiali ma verrà utilizzata anche per le prove e le presentazioni di auto, moto e gomme e per attività di sicurezza stradale. L'area �tuning�, adiacente al circuito, invece, sarà dedicata all'assistenza delle vetture, tagliandi, gomme, cristalli, ecc.
A cura di Pambianconews
(nella foto Marco Beffa e Alberto Francardo)