Quello aeroportuale è il nostro target, donne e uomini d'affari, perciò per noi si tratta di una location molto strategica». è la valutazione di Marco Palmieri, amministratore delegato di Piquadro, sul business del retail negli aeroporti. La società che produce e distribuisce articoli di pelletteria, da poco quotata in Borsa, al momento è presente con due negozi monomarca negli aeroporti di Milano-Linate e Malpensa. Ma sta guardando all'estero, soprattutto all'Asia, ma anche a Spagna, Germania e Regno Unito. Ed è in trattative per aggiudicarsi uno spazio nello scalo di Hong Kong.
«Dai punti vendita di Linate e Malpensa otteniamo ritorni molto interessanti – aggiunge Palmieri – sui livelli dei nostri negozi con le performance migliori. Per questo siamo a caccia di nuovi spazi internazionali. Ormai il retail aeroportuale rientra pienamente nelle nostre strategie di distribuzione, anche se è un segmento piuttosto difficile: l'offerta di location è molto inferiore alla domanda e gli spazi vengono assegnati tramite gare che sono iperaffollate di concorrenti».
Aziende interessate non solo ai profitti, ma anche alla visibilità ampissima che si può ottenere con la presenza in un aeroporto, «come avere un enorme cartellone pubblicitario fisso che costa centinaia di migliaia di euro» commenta Palmieri. «Abbiamo due tipi di clienti in base alla collocazione delle nostre boutique nazionali a Linate, perché siamo nell'area Schengen, mentre il 60-70% delle vendite della boutique di Malpensa, nella zona non Schengen, arriva da americani e giapponesi», conclude Palmieri
Estratto da Il Sole 24 Ore del 4/11/07 a cura di Pambianconews