Dall�America arriva una vita migliore per le donne. Almeno in fatto di piedi. Stilisti e designer, già da qualche anno, sembrano aver individuato una delle principali torture del vivere quotidiano: la scarpa bella ma stretta, sexy ma scomoda, alta ma impossibile.
Regina indiscussa del glamour ortopedico è Taryn Rose, dopo anni di lavoro come chirurgo ortopedico, ha deciso che era il momento per tante sue pazienti di cambiare abitudini. Con una sensibilità tutta femminile era convinta che non fosse possibile rivoluzionare le scarpiere di milioni di fashion victim con la sola motivazione della comodità. Nel 1998 si è chiusa nel garage di casa e ha disegnato i suoi primi modelli.
Un suo amico l�ha consigliata di rivolgersi agli artigiani italiani per la realizzazione e così, in pochi mesi, le scarpe sono arrivate al Micam. Anche adesso, quattro volte l�anno, Taryn parte dalla California destinazione Italia. Ogni dettaglio delle calzature è concordato con la squadra di designer e con i maestri del made in Italy artigianale marchigiano. Per l�azienda lavorano 45 persone nella sola California e altre 25 in giro per il mondo. «Dopo il primo anno di attività ho deciso di aprire il mio primo negozio a Beverly Hills – racconta la stilista – nel 2002 è stata la volta di New York, San Jose in California e Las Vegas e, nel 2006, ho lanciato il brand a Seolu e in Korea. Ora gli obiettivi sono Islanda, Germania, Spagna e Grecia». E da tre anni anche gli uomini, che accompagnavano mogli e fidanzate e guardavano invidiosi, hanno una linea maschile anatomica. Il fatturato del gruppo è di 38 milioni di dollari.
Parallela a quella di Taryn Rose c�è un�altra storia di successo. Anche questa americana. E� quella di Aerosoles, brand che dal 1987 produce scarpe comode e belle. Oggi Aerosoles ha un fatturato di circa 100 milioni di euro, vende 15 milioni di paia di scarpe l�anno, copre i mercati d�Europa, Africa e Asia con 130 monomarca in Europa che diventeranno 300 entro il 2010 e 7 mila punti vendita in negozi multi brand. Un piano di sviluppo che comprende anche l�Italia: attualmente infatti ci sono tre boutique italiane (tutte a Milano) che diventeranno 25 nei prossimi tre anni. Tra le prime aperture in vista Verona, Brescia e Montecatini.
Estratto da Affari&Finanza del 5/11/07 a cura di Pambianconews