Paolo Zegna, Presidente di SMI-ATI Federazione Imprese Tessili e Moda Italiane, ha espresso la propria soddisfazione per l'accordo raggiunto tra la Commissione dell'Unione Europea e la Cina per il monitoraggio congiunto delle licenze all'export e all'import su otto categorie di prodotti tessili, allo scadere del regime di quote il prossimo 31 Dicembre.
�Una soluzione, ha dichiarato Paolo Zegna (nella foto), prospettata e sollecitata da SMI-ATI e da Euratex, assieme al Ministro Emma Bonino, direttamente sia al Commissario UE per il Commercio, Peter Mandelson, sia al Ministro cinese Bo Xiliai, quando si è capito che non si sarebbe potuto ottenere un rinvio dell'accordo in scadenza sulle quote. E' un ulteriore dimostrazione che l'industria tessile-abbigliamento-moda italiana è per il rispetto degli accordi sottoscritti, ma è anche fortemente impegnata ad assicurare il massimo della trasparenza nel commercio internazionale, in primo luogo nell'interesse dei consumatori. Da qui l'ulteriore sollecitazione perché le varie istanze di governo dell'Unione Europea, in primo luogo il Consiglio d'Europa, varino al più presto l'obbligatorietà dell'etichettatura per le merci provenienti dai Paesi extra-Ue. Da parte nostra l'impegno a studiare le migliori modalità per assicurare, poi, la tracciabilità volontaria dei prodotti italiani�.
I controlli effettuati sia dalle dogane cinesi, sia da quelle dei 27 Paesi dell'Unione Europea consentiranno, in particolare, di conoscere l'effettiva provenienza di molte importazioni di prodotti tessili che, finora, sfuggiva grazie al meccanismo delle triangolazioni.
�Si tratta, ha aggiunto Paolo Zegna, di un accordo positivo che, oltre ad offrire uno strumento condiviso di monitoraggio riguardante, soprattutto, eventuali fluttuazioni anomale delle importazioni di prodotti tessili, evidenzia un comune senso di responsabilità tra chi ha la responsabilità di governare due grandi mercati come quelli europeo e cinese. Si tratta di un passo avanti verso un mercato globale governato da regole da tutti accettate e, soprattutto, da tutti rispettate�.
Le categorie di tessili che saranno monitorate nell'ambito dell'accordo sono: magliette, maglioni, pantaloni da uomo, camicette, abiti, reggiseni, lenzuola e filato di lino.
A cura di Pambianconews