Scappino, nell'Italia tra il '20 e il '50, più che un marchio era un patrimonio nazionale. Domenico Scappino e i suoi accessori in seta incarnavano la raffinatezza maschile, fattasi leggenda quando l'imprenditore piemontese inventò il nodo triangolare per cravatta adottato dal Duca di Windsor e passato ai posteri come nodo Windsor/Scappino. Una parabola, quella dell'azienda divenuta fornitore ufficiale della casa Reale, che sembrava essersi esaurita dopo l'apogeo, quando il marchio sparì di colpo dal mercato europeo e italiano e i negozi a insegna propria chiusero i battenti per problemi personali del fondatore. Così sembrava.
Rivedere un negozio Scappino oggi a Milano, rivela invece che il brand è vivo e vegeto; ulteriore sorpresa insorge venendo a sapere che dall'altra parte dell'Atlantico, in Messico, Scappino è il brand di abbigliamento e accessori maschili upper class più noto, diffuso in 50 negozi e almeno 80 shop in shop. Con dietro un'azienda, la Odem, ben intenzionata a fargli riprendere il suo posto legittimo anche in Italia. Non stupisce che dietro questa avventura ci sia una famiglia di origine italiana, i Filizzola-Orestano. La loro strada incrocia quella di Domenico Scappino nel 1937, allorché il titolare dell'azienda italiana decide di portare il marchio in America, scegliendo Messico e Argentina come mercati da cui iniziare. Apre un negozio a Città del Messico, seguono Puebla e Monterey.
Oggi, l'apertura di Milano dimostra che esistono risorse per un'espansione decisa. Il punto vendita si estende su 90 metri e prende il posto che fu di Bassetti: entrando, in bella vista, l'iconografia anni 30 con due giovani sorridenti equipaggiati di cravatta. Una reminiscenza che il brand traduce in contemporaneità offrendo un prodotto degno di etichette famose a prezzi concorrenziali: classico, casual, outdoor e, naturalmente, una collezione golf completa. Intanto che attende la reazione del pubblico italiano, con il supporto di una campagna pubblicitaria che ricordi al pubblico le origini del marchio, la famiglia Orestano pensa alla prossima meta commerciale: New York. Dove ben presto aprirà i battenti il secondo negozio Scappino.
Estratto da CorrierEconomia del 8/10/07 a cura di Pambianocnews