Sventola la bandiera cinese sulla Sergio Tacchini. Salvo imprevisti dell'ultima ora, oggi il Tribunale di Novara darà via libera alla richiesta di concordato preventivo dell'azienda di Bellinzago spinta sull'orlo del fallimento da 70 milioni di euro di debiti. L'intesa tra i creditori spalancherà le porte della Sergio Tacchini all'ingresso di un cavaliere bianco cinese: Hembly International Holdings, uno dei principali gruppi asiatici di outsourcing e distribuzione di abbigliamento quotato alla Borsa di Hong Kong, ma saldamente controllato da capitali in arrivo da oltre la Grande Muraglia.
Per accelerare i tempi, in prima battuta a salvare dall'insolvenza la società novarese sarà la H4T, una holding cinese che fa capo a Billy Ngok, presidente del gruppo Hembly. La scorsa primavera, la finanziaria cinese aveva già prestato i primi soccorsi alla Sergio Tacchini prendendo in affitto il suo complesso aziendale e siglando un accordo di fornitura. Ora il sì dei creditori apre la fase due del contratto che prevede l'acquisto di tutti gli asset da parte di H4.T. Quest'ultima, nel giro di tre anni, girerà poi tutto il pacchetto a Hembly International Holdings.
Si tratta di un'operazione importante, per una ragione molto semplice: è la prima volta nella storia che i cinesi riescono a mettere le mani su un'azienda e un brand italiano di fama internazionale. L'acquisizione della Sergio Tacchini dalla procedura concordataria, infatti, consentirà al gruppo Hembly di diventare azionista unico dell'azienda di Bellinzago, senza joint-venture, partnership o altre formule di partecipazione mista. Insomma, da domani la società regina del tennis made in Italy parlerà solo cinese.
Il progetto di Hembly prevede una declinazione del marchio molto più ampia rispetto al passato. Secondo fonti vicine all'operazione che ha condotto l'azienda novarese in mani cinesi, il gruppo cinese intende trasformare la Sergio Tacchini in un brand destinato alla fascia di mercato tempo libero-smart casual, diretto soprattutto ai giovani che amano vestire lo stile italiano.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 28/09/07 a cura di Pambianconews