Il background è quello del banchiere d'affari di grande esperienza. Unito a una più recente attenzione alle luxury company che frequenta nei board Bulgari e Luxottica. Per questo è a
Il presidente Ferruccio, con i fratelli Leonardo e Massimo e le sorelle Giovanna e Fulvia, ha chiesto proprio all'ex capo dell'investment banking di Goldman Sachs pareri e indirizzi per mettere ordine in famiglia, sia sul piano della governance sia negli assetti proprietari.
A palazzo Spini Feroni, quartier generale fiorentino della maison che conta 630 milioni di ricavi e quasi 500 negozi (inclusi 234 diretti) in 55 Paesi, sono ormai sfilate tutte le banche a caccia di incarichi per Pipo attesa nell'autunno 2008. Adesso l'attenzione dei Ferragamo è sulla selezione di un advisor.
E ovviamente si punta al rafforzamento del gruppo secondo le linee del piano industriale 2007-2009 messo a punto da Michele Norsa, che giusto un anno fa si trasferiva a Firenze dopo aver dato l'addio a Valentino e aver negoziato una stock option sull'1% del capitale esercitabile tra due anni.
Tra gli ultimi ingressi vanno segnalati quelli di Teresa Cirillo (ex Prada) alle risorse umane e di Massimo Barzaghi (ex managing director Diadora), che ha assunto la posizione di general manager Europe e della catena fornitori a livello globale. James Ferragamo, figlio di Ferruccio, già responsabile della linea borse, è ora a capo di tutta la divisione accessori donna che rappresenta circa il 50% dei ricavi.
Sul piano dei numeri, l'obiettivo è replicare la crescita a due cifre del fatturato, che lo scorso anno è salito del 10% a cambi correnti.
Estratto da Il Mondo del 28/08/07 a cura di Pambianconews