Il mosaico di vetro firmato Bisazza aggiunge “tesserine” nei libri dei conti. L�azienda vicentina che è riuscita in tanti anni di investimenti e partnership con artisti e designer a ridare dignità all�arte musiva, ha chiuso i primi sei mesi dell�esercizio 2007 con un fatturato di 66 milioni di euro (in crescita del 15 per cento rispetto allo stesso periodo dell�anno scorso) e un utile prima delle imposte di 8,6 milioni (+11 per cento). Un risultato che secondo l�amministratore delegato Piero Bisazza, «ci porta a stimare una chiusura d�anno a quota 130 milioni di ricavi, vale a dire il 17,3 per cento in più rispetto al bilancio 2006».
Intanto procede a passi spediti il piano di nuove aperture di punti vendita monomarca nelle capitali del fashion e del design. Dopo Barcellona, Berlino, Londra, Milano, Parigi e New York, il 17 ottobre sarà la volta di Los Angeles. Con l�inizio del 2008 il brand – diventato portabandiera del design di lusso in tutto il mondo – aprirà a Mosca. Tutti con lo stesso concept raffinato e di grande eleganza curato da “Bisazza Design Studio”, team di creativi coordinato dall�art director Carlo Dal Bianco.
Il grande risultato del lavoro di Bisazza è stato quello di trasformare il mosaico da materiale da rivestimento (spesso relegato nei bagni pubblici o nelle piscine comunali) a materiale di lusso. «Come i colori di una tavolozza le tesserine di mosaico vengono usate per creare opere d�arte», racconta Rossella Bisazza che segue la parte creativa e artistica dell�azienda.
Con l�arrivo alla direzione artistica del focoso e teatrale Fabio Novembre, Bisazza mette la sua firma in «tanti luoghi magici e invenzioni scenografiche nate dal suo fertile ingegno: mi piace citare il blu scintillante delle boutique Blumarine di Londra e Hong Kong e l�Hotel Una Vittoria a Firenze», suggerisce Vedrenne. Mentre Rossella Bisazza ricorda: «Fabio Novembre ha saputo ricoprire volumi insospettati utilizzando il mosaico come pelle».
La partnership con artisti e designer porta il brand a esplorare nuove strade, nuovi prodotti e nuovi talenti. Nel 2006 nasce la prima collezione di mobili e complementi d�arredo che debutta in occasione della Milano design week con progetti firmati da Patricia Urquiola, Marco Braga&Storage, e naturalmente dell�art director Carlo Dal Bianco. Con il “FuoriSalone �07” la collezione Bisazza Home si arricchisce proponendo due firme emergenti: il duo belga-olandese di Studio Job e lo spagnolo Jaime Haygon. E fanno già parte della storia del design due nomi come Jurgen Mayer H. e Marcel Wanders. Il primo, berlinese, ha immaginato tutta una collezione di mobili in mosaico-pouf, poltrone e chaises longues che sono al contempo rigide e “morbide” al momento di sedersi – considerata come una delle più significative esperienze di ricerca tecnica.
Il secondo, immaginifico designer olandese, ha iniziato la sua collaborazione col team Bisazza, in occasione di “100% Design” a Londra nel 2004, inventando per il brand italiano una serie di accessori e complementi d�arredo di ambientazione onirica, da racconti di fate: pouf-tavolini come grandi uova madreperlate ricoperti di fiori giganti, gioiosi, colorati. E le tesserine del mosaico continuano a creare opere d�arte nel mondo.
Estratto da Affari&Finanza del 24/09/07 a cura di Pambianconews