Non sono solo architetti e designer a cimentarsi nella realizzazione di alberghi innovativi. C´è anche una schiera di 30 giovani artisti, come Cuoghi&Corsello, Luca Trevisani, Marco Samorè, Silvia Chiarini, Simone Tosca o Nicola Gobbetto, che hanno progettato e realizzato i wall painting che arricchiscono le stanze e la hall del Sixty Hotel di Riccione. «Inaugurato nello scorso agosto, il Sixty di Riccione – racconta Giorgia Renica, direttrice dell´albergo – è il primo della catena».
I Sixty Hotel nascono da una scommessa dei due proprietari del noto gruppo di moda (che raccoglie alcuni marchi come Miss Sixty e Energie), Wichy Hassan e Renato Rossi: a metà fra l´operazione di marketing e il desiderio di seguire la diffusa tendenza degli art hotel, con in più dalla volontà di creare una tipologia di albergo nuova e diversa, adatta ad una clientela giovane e che proponga un approccio amichevole.
«Appena varcata la soglia del Sixty Hotel per esempio – racconta Renica – , avvicinandosi al banco dell´accettazione per i normali scambi di dati e documenti, c´è subito qualcuno dell´albergo che vi invita a seguirlo al bar per prendere un cocktail insieme».
Andando verso il bar si passa a fianco della prima opera, realizzata site specific da Matteo Basilè per la hall dell´albergo, un grande pannello fotografico che copre interamente la parete dell´ingresso e che introduce all´ambiente del Sixty Hotel. Gli artisti, scelti in collaborazione con la galleria bolognese Neon Campobase, hanno personalizzato le stanze secondo le loro tecniche. Ad occuparsi del progetto architettonico è stato invece il fiorentino Studio 63, ovvero Massimo Dei e Pierangelo Orecchioni, già autori di quasi tutti gli store Miss Sixty. Infine, visto il concept generale, non poteva mancare la chicca hi-tech: i clienti tecnofili hanno infatti a disposizione, nelle camere, delle web-cam per «agevolare» la conoscenza e la comunicazione.
Estratto da La Repubblica del 24/07/07 a cura di Pambianconews