Buttate alle ortiche (per una volta) giacca, cravatta e ansia da prestazione: si è aperta l'era dei colloqui virtuali. Comodamente seduti alla propria scrivania e attraverso il proprio pc, candidati e selezionatori del terzo millennio si incontrano negli iperrealistici mondi della Rete.
Il virtual recruiting, attúalmente circoscritto agli Stati Uniti, è la più nuova modalità di ricerca e selezione del personale di cui dispongano oggi le aziende. Microsoft, Hewlett Packard, T-Mobile, Verizon, eBay, Sodexho e Bain & Company sono solo le prime ad averlo provato.
«E un passo nella direzione verso cui si orienterà in futuro la ricerca di nuovi talenti», sostiene Betty Smith, university recruiting manager per l'America di Hp, che insieme a Microsoft, T-Mobile,
Verizon, eBay e Sodexho ha partecipato a Network in world, il primo salone del lavoro virtuale, organizzato su Second Life dal 15 al 17 maggio scorsi dall'agenzia di employment advertising Tmp Worldwide.
Grazie a un sistema di messaggistica in tempo reale che rimanda all'interlocutore le frasi battute sulla tastiera come se a “pronunciarle” fosse il suo alter-ego elettronico, cioè 1'avatar, le piattaforme digitali di simulazione della realtà permettono di comunicare in modo semplice e fluido. «I colloqui si svolgono in chat privata per 15-30 minuti – spiega Smith – se poi alla fine c'è interesse reciproco, il processo di selezione è esteso nel “mondo reale”».
Estratto da Il Corriere della Sera del 8/07/07 a cura di Pambianconews