Furla compie ottant'anni e, in occasione del «compleanno», la proprietà ha deciso di fare un passo indietro dalla gestione. Giovanna Furlanetto (nella foto) lascia la carica di amministratore delegato che, per la prima volta, viene assunta da un manager esterno alla famiglia che controlla l'azienda di pelletteria. Ad affiancare Furlanetto, che resta presidente, sarà Paolo Fontanelli, in precedenza responsabile finanza e controllo del gruppo Armani e prima ancora in Ferragamo.
Un cambiamento rilevante per un gruppo che l'anno scorso ha realizzato 150 milioni di euro di fatturato e ha l'obiettivo di raddoppiarli nel giro di quattro anni. E che si prepara al passaggio dalla seconda alla terza generazione.
Furla è controllata interamente dai due rami della famiglia, quello che fa capo a Giovanna, che ha la maggioranza delle quote, e quello che fa capo agli eredi del fratello Carlo. I due figli di Giovanna, Claudio e Giuseppe, non sono impegnati in azienda (Claudio lo è stato a lungo ma oggi si occupa delle attività del padre), mentre lavorano in Furla Maria Luisa, moglie di Carlo, e tre dei loro quattro figli (Michele, Marco e Filippo, mentre Silvia è occupata in Ferrari).
«Inserire una figura come Fontanelli è rilevante, spiega il presidente, in una visione prospettica dove gli azionisti fanno un passo indietro». È stata una decisione condivisa da tutti? «Assolutamente sì, l'abbiamo presa con tutta la famiglia in assoluta armonia. Furla ha davanti a sé un grande lavoro e io spero di poter così sbrigliare la fantasia. Preferisco alleggerirmi di tutta l'operatività che compete all'amministratore delegato».
L'aver portato in azienda un uomo della finanza come Fontanelli significa che state pensando a un percorso che abbia come esito finale la Borsa o l'ingresso di un private equity? «Quella che abbiamo cercato era una figura che fosse accolta dalla terza generazione con rispetto. Furla ha davanti a sé un ventaglio di opportunità ampio, ma la volontà della famiglia è di continuare e di rafforzarsi nella governance mantenendo ogni opzione. Questo non significa, però, che stiamo già prendendo contatti. Come ho detto, Furla ha un grande spazio di crescita davanti a sé ed è questo su cui oggi siamo impegnati».
Estratto da CorrierEconomia del 2/07/07 a cura di Pambianconews