Chi lo conosce, dice che non ha ancora deciso. Anzi, per ora, continua a negare qualsiasi intenzione di vendita nel breve termine. Ma è certo che Roberto Cavalli, lo stilista fiorentino creatore del marchio omonimo, è in questo momento molto corteggiato in ambito finanziario.
Sono state diverse le banche d'affari che si sono presentate in queste settimane al capezzale dello stilista per vedersi assegnare un mandato di vendita della maison: tra quelle meglio “piazzate” ci sarebbero due «firm» internazionali come Merrill Lynch e Ubs, entrambe dotate di competenze storiche nel settore del lusso. II consulente legale che invece sta seguendo da tempo lo stilista è Umberto Nicodano, partner dello studio Bonelli Erede Pappalardo.
Nel frattempo, la griffe potrebbe continuare a seguire la strada della crescita. Il fatturato consolidato 2007 (fra licenze e allargando il perimetro) sarebbe superiore ai 300 milioni. L'Ebitda era al 32,2% a fine 2006 e la previsione 2007 è al 39 per cento. Sono previste nuove aperture a Parigi, fra le quali in particolare l'atelier in Faubourg SaintHonoré. È inoltre stata siglata un'intesa commerciale con la svedese H&M.
L'ingresso di un socio, probabilmente un fondo d'investimento anche in minoranza, potrebbe permettere alla maison di arrivare successivamente alla quotazione a Piazza Affari. E i capitali potrebbero permettere uno sviluppo su mercati emergenti come la Cina, che stanno diventando terreno fertile per catturare i nuovi ricchi.
Il nodo resta la valutazione della società. Alcune indiscrezioni hanno infatti indicato un valore superiore a 1,2 miliardi di euro: cioè 13-14 volte il margine operativo lordo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 30/06/07 a cura di Pambianconews