Anette Olsen è nata e vive in Norvegia, appartiene a una delle famiglie più ricche del mondo, a meno di 50 anni guida un gruppo con interessi che spaziano in una miriade di settori diversi, da quello armatoriale, all'energia, alla finanza, ai giornali. Ed è proprietaria di Timex Group, tra le prime dieci aziende mondiali nella produzione e distribuzione di orologi.
Signora Olsen, da cosa nasce l'interesse di Timex per il mondo del lusso?
Credo che ci sia un grande potenziale di crescita per gli orologi nel settore del lusso. Negli anni scorsi Timex aveva già cominciato a sviluppare la propria attività con marchi diversi, come Guess o Nautica. Ma il primo passo importante è stato l'acquisto di Vertime, la società che Versace aveva creato in Svizzera proprio per gli orologi. Così dal 2005 abbiamo cominciato a lavorare per Versace e Versus, poi è arrivato Valentino, nel gennaio scorso, e ora Ferragamo.
Come giudica le grandi griffe italiane?
Mi piacciono molto. E ritengo che per noi avere un portafoglio di marchi italiani del lusso sia molto importante. Abbiamo creato due società, a Lugano, proprio per lavorare con i brand italiani: sono società separate per garantire un'attività dedicata a ciascun brand, perchè la sua identità resti intatta. Capire bene il brand è la sola via per avere successo.
Gli orologi per le griffe dove vengono prodotti?
Tutti in Svizzera: Swiss made per gli orologi è un simbolo, un'icona. Così come made in Italy lo è per la moda. Gli altri orologi Timex, invece, sono prodotti nel Far East, in Cína, Filippine e India.
Il design a chi è affidato?
Abbiamo un nuovo direttore creativo, Giorgio Galli, che aveva già collaborato con noi. Con lui abbiamo creato a Milano il Timex Studio, proprio per sviluppare il segmento lusso.
Come mai avete scelto Milano?
Lei non l'avrebbe fatto? Milano è il centro del design nel mondo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/06/07 a cura di Pambianconews