Aiutiamo le piccole e medie aziende a esportare di più. Come? Con l'appoggio delle banche italiane. L'appello di Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine è stato molto chiaro.
"Abbiamo grandi banche globali ed è giunto il momento che elaborino progetti di reale appoggio al made in Italy, che ha bisogno di punti vendita per affermarsi sui mercati internazionali. I grandi lo fanno da soli ma i marchi piccoli o medi non ce la fanno. La distribuzione richiede forti investimenti di capitali, un solo punto vendita può costare da tre a venti milioni di euro".
Più prudente sulla ripresa Paolo Zegna, presidente di Smi-Ati che ritiene che i mercati esteri restino un problema per questo sta nascendo un nuovo progetto: " Pensiamo di mettere dei nostri sensori all'estero, persone individuate da noi, specializzate nel settore tessile-abbigliamento e quindi in grado di dare un aiuto specifico sul territorio. Per i flussi in entrata ma anche in uscita".
Sulla scia delle grandi griffe, anche i piccoli e medi devono avere la possibilità di farsi conoscere nel mondo. In questo senso, ha sottolineato Zegna, "credo che Pitti Uomo sia una delle poche realtà in grado di dare un aiuto alle piccole aziende".
Estratto da Il Sole 24 Ore del 21/06/07 a cura di Pambianconews