E' in arrivo una nuova avventura per Diesel. L'anno prossimo ci saranno anche. gli oggetti per la casa. Il progetto è partito, tutto è pronto per il debutto. «Sarà qualcosa di molto nuovo, che si integrerà bene con il nostro lifestyle», sostiene Renzo Rosso (nella foto), il grande artefice del gruppo di Molvena (Vicenza), 3.800 dipendenti, un fatturato 2006 di 1,18 miliardi di euro (+7%) e una previsione di crescita a due cifre per quest'anno, grazie anche agli accessori: «Nei negozi l'abbigliamento prima era il 92% delle vendite, oggi gli accessori hanno raggiunto il 16% e vogliamo arrivare al 30%» spiega Rosso. Che domani a Firenze, a Pitti Uomo, festeggia il suo marchio principale, Diesel, ospite d'onore della manifestazione, con un evento che, dice, «sarà qualcosa mai visto prima».
Il mercato dei jeans è in discesa, la domanda è in calo. È preoccupato Renzo Rosso, che sui jeans ha creato la sua fortuna?
Ben venga questa frenata! Negli ultimi anni c'è stata un'invasione di massa, un'overdose. Tutti i brand, anche del lusso, hanno occupato questo settore, con duemila tipi di dettagli. Troppo, la gente è stufa. Oggi funzionano bene gli originali, e così noi guadagniamo quote di mercato.
Dopo aver rilevato prima Martin Margiela, poi Sofia Kokosalaki, sono in vista altre acquisizioni di marchi di fascia alta?
Per ora no. Margiela sta avendo un grande sviluppo, oggi fattura 52 milioni, stiamo sviluppando anche borse e scarpe e aprendo negozi in tutto il mondo. A settembre apriremo un negozio Margiela a Milano, in via Spiga.
Nel frattempo tutto il gruppo si sta spostando verso una produzione più di lusso.
Anche noi siamo costretti a fare fasce più alte per tutte le categorie merceologiche del made in Italy. Ma il lusso come lo intendo io è per consumatori che nascono con il casual, che si vestono con questo tipo di mentalità ma, avendo più soldi, vogliono prodotti più distintivi, più ricercati. È il lusso che si trova nei contemporary floor dei grandi magazzini anglosassoni, prodotti più modaioli, più premium, ma che vengono sempre dal casual.
L'India diventerà un mercato importante? Diesel vi ha appena firmato un accordo con Arvind Mills.
Si sta sviluppando bene. Lo sa che ci sono 6o mall in costruzione? Arvind è un'azienda manifatturiera, ma il nostro accordo riguarda solo la distribuzione: abbiamo fatto una joint venture in cui Diesel Spa ha la maggioranza. A novembre apriremo a Mumbay: abbiamo preso un vecchio palazzetto di 800 metri quadri, poi sarà la volta di Delhi. In tre anni avremo 14 negozi. Ho anche scoperto che a Bollywood il jeans per eccellenza è Diesel, una vera star! E senza aver fatto nulla.
Quali sono gli altri Paesi in cui pensate di espandervi?
La Siria, l'Egitto e poi l'Indonesia: è il più grande mercato al mondo dei falsi, anche il nostro marchio è contraffatto, ma ora stiamo preparando un piano di attacco.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 20/06/07 a cura di Pambianconews