Che l'aumento delle dimensioni andasse di pari passo con l'aumento dei multimilionari è fuori discussione. Però sul fatto che si potesse arrivare a costruire in serie yacht o, meglio, navi da diporto, da oltre 40 metri in vetroresina/composito, avrebbero scommesso in pochi. Tra questi, Lamberto Tacoli, presidente del cantiere Crn di Ancona: quattro anni fa iniziò a studiare un motoryacht da 43 metri che a un elevato livello di standardizzazione costruttiva unisse la possibilità, per i clienti, di personalizzare interni e arredi. Proprio come un appartamento, per quanto di lusso. «Chi compra queste barche non è interessato alla tecnologia, ma è abituato a saper distinguere il lusso», sostiene lui.
L'idea ha avuto successo: il primo Cnr 43, è sceso in acqua una decina di giorni fa e sarà seguito da altri cinque scafi almeno. In sei, infatti, hanno messo mano al portafoglio pagando tra i 15 milioni (per il primo yacht) e i 20 milioni (per il sesto), che sarà consegnato nel 2010. «Le prime sei unità sono state vendute sulla carta, dice il quarantaduenne Tacoli. Mi aspetto che adesso che naviga, il Cnr 43 avrà ancora più successo. La personalizzazione? Incide fino al 10% del prezzo».
Per gli stampi necessari a realizzare in serie il 43 metri, Crn ha investito 4 milioni. Nell'anno fiscale 2006/2007 il fatturato toccherà i 92 milioni con oltre 350 dipendenti diretti. «Nei prossimi anni la taglia media degli yacht di alto livello si assesterà tra i 50 e gli 80 metri di lunghezza, sostiene Tacoli, ma su quelle dimensioni la personalizzazione è totale».
Estratto da CorrierEconomia del 28/05/07 a cura di Pambianconews