Hanno voluto portare nell'arte della gioielleria lo stile di Maria Callas. E ora sono reduci dall'inaugurazione, avvenuta il 17 maggio in via Monte Napoleone a Milano, del primo showroom dedicato ai gioielli della «divina». Un progetto che nasce nel 2005 dalla collaborazione tra Marco Cornali, titolare della milanese Mcmc, e Bruno Tosi, presidente dell'Associazione Maria Callas di Venezia. Con il fondamentale contributo del designer Luigi Baroli.
«L'idea», dice Marco Cornali, «era quella di creare una linea di gioielli moderni, ma ispirati all'eleganza dello stile di Maria Callas». Oltre a essere un omaggio alla diva, la collezione Mcmc Maria Callas è infatti il «trait d'union» con lo stile che ha caratterizzato la Milano degli anni Cinquanta. Perché è proprio in quegli anni che nasce il mito Callas.
Ogni modello è il frutto sia di ricerche storico-stilistiche che sui materiali. L'investimento iniziale, destinato alla progettazione e alla realizzazione delle prime collezioni, è stato di circa 5 milioni. Un investimento notevole, per un'impresa che ne fattura 4,4. Ma oggi Cornali ipotizza di raggiungere il traguardo dei 10 milioni di à fatturato entro il 2011.
Cornali punta su una distribuzione selettiva. «Vogliamo entrare nelle gioiellerie italiane e internazionali più importanti» dice il titolare di Mcmc «senza voler rincorrere il fatturato». In Italia, il marchio è distribuito in 10 punti vendita, i più importanti a Milano, Porto Cervo, Venezia. In Europa, l'azienda Mcmc si appoggia su una decina di negozi di fascia alta, in città come Vienna, Zurigo e Barcellona. Presto toccherà al mercato statunitense.
Estratto da Economy del 25/05/07 a cura di Pambianconews