Uno dei nomi che hanno fatto la storia della Borsa italiana si prepara a dare l'addio a Piazza Affari. Sarà, infatti, l'uscita dal listino la conseguenza dell'Opa totalitaria su Marzotto annunciata ieri da Andrea Donà dalle Rose, insieme alle famiglie di Umberto e Giannino Marzotto. L'Opa sarà lanciata a 3,99 euro per azione, un prezzo superiore a quello che si determinerebbe applicando la normativa sulle Offerte (3,72).
A lanciare l'Opa sarà Wizard, una società che attualmente fa capo ad Andrea Donà dalle Rose. Ieri Wizard ha comunicato che entro il 23 maggio acquisterà (al prezzo di 3,493 euro per azione) le azioni ordinarie detenute in Marzotto dalla Andrea Donà dalle Rose & C (Andrea e le sorelle Isabella e Rosanna), dalla Trenora (Umberto Marzotto e i figli) e da Giannino Marzotto.
Al termine delle operazioni Wizard avrà il 43,36% di Marzotto, con il conseguente obbligo di Opa totalitaria. La stessa società ha, inoltre, stipulato contratti put&call per le azioni possedute da Soges, Massimo Caputi e Leonardo Capital Fund, al prezzo di 3,99 euro (lo stesso dell'Opa), che la porteranno al 53,08% del capitale ordinario (50,74% di quello totale). Alla fine, Wizard farà capo per il 57% a Andrea Donà dalle Rose & C, per il 31% a Trenora e per l'11,4% a Giannino.
I Donà dalle Rose e la famiglia di Umberto Marzotto sono già alleati in Valentino Fashion Group, la holding dell'abbigliamento (marchi Valentino e Hugo Boss) per la quale da tempo si ipotizzano novità. «Abbiamo fatto questa operazione perché giudichiamo Marzotto una bella azienda e perché in una realtà come questa, che ha 3.500 dipendenti e una dimensione istituzionale e sociale, un punto di riferimento ci vuole», spiega Andrea Donà dalle Rose. «E un po', aggiunge, anche per il senso della bandiera, per dare continuità a un'impresa che ha una sua storia». Se al termine dell'Opa la quota di Wizard supererà il 90%, sarà promossa un'Offerta residuale per la revoca della quotazione: «Marzotto, dice Donà, ha una dimensione tale per cui è meglio se è delistata». Ipotesi che non preoccupa il presidente della società Antonio Favrin (nella foto), secondo il quale «non cambierà lo stile dell'azienda, questa operazione ha il solo scopo di dare stabilità».
Attualmente gli altri due azionisti di peso del gruppo tessile sono Pfc (8,093%) di Paolo Marzotto e Tidus (12,7%) dei fratelli Gaetano, Luca e Nicolò Marzotto.
Aderiranno all'Opa? «Il prezzo offerto è superiore a quello di Borsa, ma mi riservo di vedere bene, non ho fretta», dice Paolo Marzotto. «Il management in questi ultimi anni ha fatto un lavoro ottimo, è comprensibile che ci sia interesse sull'azienda», dice a sua volta Gaetano Marzotto, sottolineando di «apprezzare la scelta fatta dai miei cugini». Aderirà Tidus all'Opa? «Dobbiamo ancora guardare, ma è interessante». Ora resta da vedere se sarà questa l'unica novità di casa Marzotto.
Estratto da Corriere della Sera del 18/04/07 a cura di Pambianconews