Per la 32ma Coppa America di Valencia, si parla di un giro d'affari di oltre 5 miliardi: dai team all'Ac Management, la società che gestisce l'evento, dai diritti tv agli investimenti pubblici sulla città. I dodici consorzi impegnati a Valencia, il defender Alinghi e gli undici sfidanti, hanno investito circa 700 milioni: si va dai 20 milioni dichiarati da China Team ai 120 milioni degli americani di Bmw Oracle, seguiti dai 100 milioni di Alinghi, gli 85 di Luna Rossa e i 75 di Emirates Team New Zealand, i quattro consorzi candidati alla vittoria.
Vincenzo Onorato, che per il suo Mascalzone Latino-Capitalia Team ha raccolto 64 milioni, contesta questi budget folli: secondo lui qualcuno avrebbe speso 200 milioni di euro. Perciò chiede di porre un tetto alle spese, con una sola barca e limitando il numero delle vele. Oggi il regolamento impone che tra Louis Vuitton Cup e l'America's Cup si possano usare al massimo 60 vele, ma New Zealand ne ha già costruite 200.
Ac Management si aspetta ricavi per oltre 1,5 miliardi dalla gestione della Coppa. Ma bisognerà togliere le spese: ci sono un centinaio di dipendenti fissi, 200 volontari, i giudici di gara e una cinquantina di barche e l'organizzazione degli eventi di Trapani e Malmoc, in Svezia nel 2005.
La Coppa è un grande business e, non a caso, Patrizio Bertelli e Telecom Italia, proprietari al 51 e al 49% del team Luna Rossa Challenge, hanno creato una società per la vendita dei gadget, dalle magliette agli occhiali, ma in caso di vittoria, domani gestirà l'evento. Anche i gadget non sono cosa da poco: la North Sails con la collezione Replica Alinghi sinora ha fatturato 12 milioni di euro.
Estratto da Economy del 13/04/07 a cura di Pambianconews