Creare un legame con il marchio capace di tamponare l'emorragia di risorse umane di qualità e riportare in azienda quelle già fuoriuscite. Difficile, ma non impossibile. È successo alla Frette, azienda di biancheria per la casa di alta qualità, alle prese con un'importante ristrutturazione. Dopo il fallimento della Finpart, gruppo di cui faceva parte fino al dicembre del 2005, la società è passata nel portafoglio del fondo americano Jh Partners Llc, che prima ha acquisito il ramo di azienda e, nell'ottobre scorso, il marchio.
Anni difficili, nei quali l'organigramma si è alleggerito di tre top manager, sei dirigenti operativi e cinque middle manager. Eppure tutti sono rientrati in azienda, dopo il passaggio di proprietà. «Ma sono ritornati a lavorare con noi anche molti degli agenti della rete vendita» commenta con orgoglio Enrico Marinelli, 54 anni, amministratore delegato della società con sede a Concorezzo, nell'hinterland milanese, che con il suo team dal 2005 è riuscito a rilanciare il brand con successo: il fatturato in questi due anni è cresciuto del 35%, superando i 90 milioni di euro, realizzato per il 60% sui mercati esteri.
«Ho condiviso obiettivi e strategie con i 300 dipendenti e questo è stato un grande punto di forza» racconta il manager fiorentino. «Abbiamo definito le priorità e ci siamo concentrati nel segmento casa e in quello alberghiero», racconta Marinelli, «rimettendo il prodotto in circolazione e cercando di mantenere il canale distributivo il più fornito possibile».
Il tutto senza dimenticare il canale alberghiero, dove il gruppo ha da poco concluso un contratto di 10 milioni di euro con RitzCarlton per la fornitura di biancheria. «Abbiamo come clienti tutti gli alberghi 5 stelle del pianeta» precisa Marinelli. «Per continuare a operare nel segmento luxury intendiamo mantenere un totale controllo sul business e puntiamo a una crescita controllata».
Una filosofia condivisa dal fondo azionista, che punta sulla crescita delle aziende in cui investe. Basti dire che ha in portafoglio partecipazioni da più di 16 anni. Ma anche se la Borsa resta lontana, l'attenzione alla redditività è molto elevata. «Il margine operativo lordo è il 10% del fatturato» conclude Marinelli «ma nel triennio contiamo di superare il 20% ».
Estratto da Economy de 9/03/07 a cura di Pambianconews