Nella corsa verso Piazza Affari Dolce&Gabbana supera in volata Only the brave, la holding che controlla Diesel, il marchio inventato da Renzo Rosso. La società degli stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana (nella foto) guida infatti la classifica 2006 delle aziende del lusso pronte per la quotazione. È questo il risultato della tradizionale ricerca condotta dalla società di consulenza Pambianco. Secondo la ricerca, ci sono, in Italia, 80 aziende, della moda e del lusso, con le caratteristiche necessarie per quotarsi. Nel giro di 3 anni, 10-12 di queste aziende potrebbero decidere di quotarsi.
Tra le 800 società analizzate solo il 10% ha dimostrato di avere le carte in regola per Piazza Affari. I criteri di selezione adottati sono stati un fatturato superiore a 40 milioni di euro,una crescita media dei ricavi degli ultimi tre anni del 10%, con un margine operativo lordo non inferiore all'8%. Sono state prese in considerazione anche società con bassa crescita del fatturato, ma con Mol superiore al 15% e con un basso margine, ma con una crescita delle vendite oltre al 20%.
Stabile al terzo posto si è confermato Armani così come al quarto Prada che entro l'anno dovrebbe quotarsi. Secondo Carlo Pambianco, però, la società dello stilista milanese è, tra le due, quella che,«nel medio periodo», più probabilmente scenderà in Piazza Affari. «Armani deve decidere cosa fare del suo impero, sottolinea Pambianco, e la quotazione gli permetterebbe di vendere, mantenendo il controllo del suo gruppo».
Tra le quotabili, la più alta new entry è, al nono posto, Stroili Oro Group, azienda friulana nata nel 2006 in seguito alla fusione delle catene retail Stroili Oro e Franco Gioielli. Il gruppo è controllato al 65% da Investindustrial, 21 Investimenti con Banca Intesa e Wise Venture, mentre il restante 35% è nelle mani dei precedenti azionisti L-Capital (gruppo Lvmh) e da Ergon Capital.
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Estratto da Il Sole 24 Ore del 7/03/07 a cura di Pambianconews