La preziosa e costosa vigogna come vetta dell'esclusività: la lana che gli Incas chiamavano «la fibra degli dei», prodotta da un parente stretto dei lama, è uno dei materiali di punta della Loro Piana, e viene importato dal Perù già dagli anni Cinquanta.
Ieri in un lungo articolo, il «Wall Street Journal» ha tracciato il profilo di «un fabbricante italiano di tessuti che raggiunge livelli alti nella gara all'esclusività». «Loro Piana sulle Ande alla ricerca di lana di vigogna, i concorrenti inseguono da lontano», è scritto nel ritratto di Pier Luigi Loro Piana, impegnato in Perù con gli allevatori locali.
I prezzi della lana di vigogna, ora alle stelle, riflettono i nuovi valori assegnati dal fashion al materiale: se un abito confezionato con lana merino, di per sé di assoluto pregio, può costare 4.400 dollari (circa 4 mila euro), quello di vigogna può toccare i 23mila dollari (circa 20.000 euro). Per il quotidiano Usa, i fratelli Pier Luigi e Sergio Loro Piana, imprenditori tessili della Valsesia, sono riusciti negli sforzi di trasformare in «commodity», quelli che una volta erano solo definiti come beni di lusso.
«Per noi la vigogna è una sorta di missione», dice Pier Luigi Loro Piana, la cui società compra circa il 60-70% della produzione peruviana di vigogna, mentre appena un paio di anni ha formato un consorzio che si è aggiudicato addirittura il 100%. Il soffice e caldo tessuto è prodotto principalmente in Perù, ma anche in Bolivia, Cile e Argentina.
Estratto da Corriere della Sera del 22/01/07 a cura di Pambianconews