«E' strano a dirsi, ma per noi era tutto scientificamente previsto». Maurizio Dessolis, vicepresidente e direttore finanziario del gruppo De Rigo, terzo player italiano dell'occhialeria dopo Luxottica e Safilo, guarda ai risultati della sua azienda con orgoglio, ma senza scomporsi. Nel 2006 il network del gruppo ha toccato un fatturato di 627,8 milioni di euro, in crescita del 10,5% rispetto ai 568 milioni del 2005. Nel complesso, il fatturato consolidato è passato così dai 505,7 milioni di curo ai 558,4 milioni di euro del 2006, in aumento del 10,4%. Merito del miglioramento delle vendite al dettaglio (+6,7 %) ma soprattutto di quelle all'ingrosso, che hanno segnato un +20,2%, toccando i 164,7 milioni di euro.
Risultati importanti, per l'azienda presieduta da Ennio De Rigo, «che sono stati raggiunti sfruttando tutte le opportunità del mercato» e nonostante tutte le difficoltà congiunturali. In barba a un euro forte che avrebbe potuto indebolire le esportazioni, a segnare i picchi maggiori sono state infatti le vendite fuori dai confini Ue. «I clienti ci riconoscono il valore della qualità e sono disponibili a pagare un premio sul prezzo», dice Dessolis. In America, ad esempio, il fatturato è cresciuto del 30,9%. Meglio ancora hanno fatto i sales manager dell'EstremoOriente-Corea,Giappone e Hong Kong in primis, dove le vendite sono aumentate del 34,1%.
Nei piani del gruppo c'è ora l'ampliamento della rete, oltre che nella penisola iberica, «anche in tutto il resto d'Europa, inclusi i Paesi dell'Est»; l'allargamento delle licenze e l'ingresso nella distribuzione all'ingrosso con possibili espansioni di peso, «soprattutto in Cina».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 21/02/07 a cura di Pambianconews