Per il momento sono solo alcuni esemplari, ma potrebbero diventare presto un'intera linea di bijoux. Cucinelli ha presentato ieri un nuovo modo di declinare il cashmere: abbinato a catenelle e fili metallici, il prezioso filato (core business del brand umbro) ha dato vita a veri e propri gioielli. «Stiamo lavorando, spiega Brunello Cucinelli, presidente e amministratore delegato dell'omonima azienda, perché Cucinelli diventi uno stile di vita. Non solo maglieria, ma anche abbigliamento, accessori e, perché no, bijoux».
Altre novità costelleranno il 2007 del marchio perugino: «Entro la fine di quest'anno, continua Cucinelli, apriremo nove monomarca in tutto il mondo, che raggiungeranno così quota 20, da Londra a Hong Kong, da Milano agli Hamptons, da Tokyo a Naples in Florida. Stiamo poi sviluppando partnership per approcciare il mercato brasiliano, indiano e cinese. Prevediamo di portare nel giro di tre anni la nostra quota di export dal 7,9% al 12%».
Per il momento il mercato di riferimento al di fuori dell'Europa (l'Italia rappresenta il 38% del fatturato) è la Russia che assorbe il 5% della quota export e dove sono già attivi due monomarca a Mosca e San Pietroburgo. «Siamo molto soddisfatti, conclude Cucinelli dell'andamento che stiamo registrando quest'anno. Stiamo raccogliendo i frutti di un 2006 decisivo per noi che abbiamo scelto di produrre interamente in Italia. Il 2007 dovrebbe chiudersi con un fatturato di 107 milioni di euro (più 20,22% rispetto al 2006,) di cui 5,6 milioni di euro di utile (più 47,37%)».
Estratto da Finanza & Mercati del 20/02/07 a cura di Pambianconews