Si avvicina la resa dei conti in AltaRoma, il consorzio pubblico che ha resuscitato la moda nella capitale sottraendola a un declino inesorabile. Dopo quattro anni il consiglio di amministrazione presieduto da Stefano Dominella è infatti giunto al capolinea: al suo attivo, otto edizioni in crescendo e risultati economici positivi, certificati nel bilancio presentato la settimana scorsa. Il primo chiuso in pareggio dalla nascita di AltaRoma, spa dal destino tormentato prima di diventare, nel 2003, società consortile controllata dalla Camera di Commercio (60% del capitale) con la partecipazione di Comune di Roma e Regione Lazio a parità di quote.
Risultati che dovrebbero far dormire sonni tranquilli a tutti: agli azionisti Mondello, Veltroni e Marrazzo, ma anche allo stesso presidente del Cda e al suo amministratore delegato Adriano Franchi. Senonché, come sempre accade quando di mezzo c'è la politica, una vecchia ruggine fra Dominella e il presidente della Provincia Enrico Gasbarra potrebbe rivoluzionare l'assetto societario e la guida del consorzio. Fra tutti gli enti locali, infatti, la Provincia è l'unica che ha sempre rifiutato di entrare in AltaRoma, obiettando la mancanza di un serio piano industriale. Un sacrificio non da poco per un appassionato di moda come Gasbarra, già delegato di Rutelli e Veltroni in Campidoglio, nonché fervido promotore di défilé nei “suoi” palazzi provinciali. Il quale non ha neppure mai nascosto la sua antipatia per Dominella e la volontà di sostituirlo.
Ora il rinnovo del cda potrebbe offrirgliene l'occasione. Con una proposta di questo tenore: «Io entro in AltaRoma con i 250mila euro della Provincia e voi mi fate esprimere il nuovo presidente». Fra i nomi graditi: Anna Fendi e Laura Biagiotti. La manovra sarebbe già in corso. Mondello per il momento tace. Mentre «ne parleremo quando Veltroni torna dall'America», prende tempo la vicesindaco Maria Pia Garavaglia. «Certo è che l'ultima settimana di sfilate è andata benissimo», aggiunge, «a ogni stagione la manifestazione cresce, e in luglio succederanno cose molto importanti, perciò se ci fosse continuità sarebbe meglio. Anche perché Dominella ha dimostrato di saper fare il suo mestiere».
Estratto da La Repubblica del 15/02/07 a cura di Pambianconews