C'è Sharon Stone che batte all'asta una Lamborghini, ci sono Elton John e Guns N'Roses che cantano dal vivo. E poi Demi Moore che quasi piange nel ricordare. Come Naomi Campbell e Cindy Crawford. E Rupert Everett, «presentatore» occasionale della serata per l'amica del cuore Donatella. Sono in settecento (e forse più) al City Hall di Los Angeles a onorare la figura di Gianni Versace a dieci anni dalla sua morte: ucciso da un folle a Miami il 23 luglio del '97. Tutti amici, dello stilista e della sorella, premiati entrambi dalla città di Beverly Hills. Memoria, presente e futuro. Che s'incontrano in una cerimonia, la messa in posa di due targhe su Rodeo Drive, una festa e un'investitura.
È Giancarlo Di Risio, l'amministratore delegato, che parla per primo: «Noi Allegra la chiamiamo la “ragazzina”, ma è quella ragazzina che ha salvato l'azienda, dicendo: “Via tutti si ricomincia da zero”. Gianni fu lungimirante a nominarla sua erede (il 50% a lei, il 20 alla madre e il 30 allo zio Santo)».
Conferma Donatella: «È una ragazza molto decisa. Con le idee chiare. Da quando aveva 13 anni è sempre stata informata di tutto, sino a concordare con me i cambiamenti». Da conduzione familiare a manageriale. Quando morì Gianni la moda stava cambiando, non più nomi e cognomi, famiglie, ma grandi gruppi, holding, quotazioni (quella della Versace era pronta, da firmare al rientro da Miami). «Furono anni passati anche a difendere la memoria di Gianni nei tribunali di tutto il mondo da chi diceva di conoscerlo e non lo conosceva» aggiunge Santo. Sino ad arrivare a un punto critico, nel 2004.
Ora, a tre anni dalla ristrutturazione, con un management forte e un turn over del 70% dei dipendenti, sono arrivate le prime boccate d'ossigeno. Rientro delle licenze e delle boutique in proprietà, un'ottantina in tutto il mondo, più una decina in apertura; bilanci in ripresa, 310 milioni di euro il fatturato 2006; merci in ascesa, più 70% la vendita, per esempio, degli accessori. E tutto grazie alla caparbietà della «ragazzina».
Il 2007 sarà un anno di ricordi. Ora corrono le voci sull'anniversario: una mostra (a palazzo Reale?) a Milano (Letizia Moratti sarebbe già interessata), poi una celebrazione in Duomo. La festa qui a Los Angeles – 4 mesi per prepararla e più di 1 milione e mezzo di dollari speso – è comunque un grande inizio, colorato dal giallo delle mimose arrivate dall'Olanda, fiore «prezioso» in California. Sul megaschermo scorrono le immagini dello stilista, le sue sfilate spettacolari, le sue interviste. Che incontrano il presente di Donatella. Tutte le star indossano i suoi abiti: chiffon, cristalli, drappeggi.
Estratto da Corriere della Sera del 10/02/07 a cura di Pambianconews