I risultati preliminari delle vendite di tre delle principali società del lusso quotate a Piazza Affari, Luxottica, Bulgari e Tod's, dimostrano due fatti, uno certo l'altro un po' meno: nel 2006 la crescita di ricavi e profitti è stata a doppia cifra; nel 2007 lo sarà altrettanto. Secondo una ricerca condotta da Pambianco, nel 2006 le aziende del lusso sono cresciute in media del 22,8% (la capitalizzazione delle griffe quotate è passata da 105 a 129 miliardi). E così il settore (+22,8%) ha sovraperformato i principali indici di riferimento (+16,9% la media ponderata dei listini mondiali).
In Italia dove la capitalizzazione di queste aziende incide meno rispetto ad altri comparti, i titoli del lusso sono cresciuti invece del 17% in linea l'andamento dell'S&P/Mib (+17,5%). Nonostante il tanto sbandierato made in Italy, dall'analisi di Pambianco, emerge infine che l'Italia nel lusso è il quarto Paese per importanza dietro Francia, Svizzera, Usa e prima di Inghilterra e Germania. Le sette aziende quotate a Piazza Affari, ovvero in ordine di capitalizzazione Luxottica, Bulgari, Tod's, Valentino, Geox, It Holding e Mariella Burani valgono 22 miliardi, il 17% delle aziende quotate in tutto il mondo.
Proprio alla luce di queste performance, l'atteggiamento degli analisti è più prudente. Non è una questione di visibilità degli utili o della capacità di continuare a crescere, bensì una mera questione di valutazioni dato che alcuni titoli hanno già incorporato nei prezzi una crescita di “lusso”. Questo l'atteggiamento generale dei broker, anche se non mancano le eccezioni. Anche perché la capacità di generare cassa, tipica di queste aziende, potrebbe portare a una nuova ondata di acquisizioni come successo nel 1999 – 2000.
Tod's, la società guidata da Diego Della Valle (nella foto), è l'azienda italiana con più cassa da investire. Il gruppo dovrebbe chiudere il 2006 con poco meno di 120 milioni di cash. Tod's ha chiuso il 2006 con ricavi in aumento del 13,9% a 573 milioni, un risultato che, secondo gli analisti, porterà la società a registra re un aumento del mol del 20% a 113 milioni e un utile in salita del 23% a 66 milioni. Per il biennio 20007-2008 le attese dei broker sono di una crescita dei ricavi compresa tra il 10 e il 15%.
Estratto da Borsa & Finanza del 5/02/07 a cura di Pambianconews