Il panettone d'autore piace. Anche se costa 80 euro. Parola di Simonetta Ravizza, direttore artistico di Annabella e presidente del consiglio di amministrazione della maison fondata dal padre Giuliano cinquant'anni fa, diventata, nel tempo, sinonimo di pellicce made in Italy. «A Natale i nostri panettoni, venduti esclusivamente nell'Annabella Caffè, a ridosso dell'atelier di Pavia, sono andati a ruba», assicura Ravizza «tanto che abbiamo pensato di lanciare a breve anche una linea di cioccolatini da distribuire nel locale che abbiamo rilevato nel 2004».
Quella che sembrava un'operazione di brand stretching assai azzardata, insomma, pare abbia assicurato un ritorno d'immagine più che soddisfacente. Avvicinando all'azienda persone altrimenti difficili da raggiungere.
Annabella ha chiuso il 2006 con un fatturato di 10,5 milioni di euro e 33 addetti. «Ma il nostro approccio è stato assai misurato, afferma Ravizza. I panettoni Annabella sono realizzati da una pasticceria del posto e noi ci siamo limitati a studiarne il packaging: una scatola in latta decorata con stampe simil coccodrillo».
Estratto da Economy del 26/01/07 a cura di Pambianconews