L'ottimismo è il profumo della vita. Così almeno assicurava Tonino Guerra in una pubblicità tormentone. La frase, pochi lo sanno, non è farina del sacco del grande sceneggiatore di Federico Fellini, ma di quello di Oscar Farinetti, imprenditore piemontese, nato ad Alba nel piccolo pastificio di famiglia e finito, come nelle favole americane dei self-made man, a dirigere una delle maggiori reti italiane di vendita di elettrodomestici, l'Unieuro. E non solo, perché il suo ottimismo lo porta il 26 gennaio a Torino, a inaugurare il più grande supermercato enogastronomico del mondo. Undicimila metri quadrati davanti al Lingotto dedicati a cibi di piccoli produttori indipendenti, prodotti freschi, rigorosamente di stagione e con prezzi accessibili a tutti.
«Mi interessano i cibi di alta qualità, oggi appannaggio solo del 10% della popolazione, che può permettersi di andare a mangiarli». Davanti al 90% della popolazione su cui lavorare l'ottimismo di Farinetti va alle stelle. «Voglio che la gente impari a mangiare bene, creare luoghi immensi dove ognuno si senta protagonista. Nelle gastronomie-gioiellerie come Peck a Milano o Paissa a Torino il prodotto ti spaventa, ti sembra già caro solo per come è sistemato sulle mensole».
Davanti al Lingotto, nei locali restaurati dell'ex opificio Carpano dove un tempo si produceva il Punt e Mes, aprirà le porte il primo paradiso italiano del gusto, dove trovare non solo cibo di alta qualità ma anche una biblioteca a tema, 200 attività didattiche all'anno e dieci ristoranti monotematici coordinati dal pluristellato chef Guido di Pollenzo.
La prossima tappa enogastronomica potrebbe essere Genova. Per ora lo slogan è «Alti cibi a prezzi sostenibili».
Estratto da Economy del 26/01/07 a cura di Pambianconews