Potrebbe essere, quella che comincerà il 17 febbraio prossimo, l'ultima fashion week completa. L'ultimo calendario della moda milanese in cui sono previsti gli show dei marchi che da sempre accompagnano gli stilisti. Come spiega Eva Cavalli prima delle sfilate dedicate all'uomo dove ha debuttato come assistente il figlio Daniele, «da tempo pensavamo di cambiare location». Roberto Cavalli, poi, che ama moltissimo New York, è sempre tentato dall'idea di realizzare lì qualche grande evento. «Non a caso stiamo allestendo sulla Fifth Avenue un importante monomarca Just Cavalli, che testimonia la nostra attenzione per questo mercato. A settembre quindi sfileremo a New York con la nostra linea di grande diffusione, realizzando una sfilata e un allestimento speciali».
Anche Giorgio Armani potrebbe scegliere una nuova destinazione per il suo Emporio Armani, su cui sta riversando un'attenzione e una cura straordinaria. Colpito dall'immenso successo ottenuto nel settembre dello scorso anno con la presentazione-evento di Londra, sta seriamente riflettendo sull'ipotesi di lasciare Milano per sottolineare la personalità e la natura autosufficiente di un marchio che, continuando a sfilare accanto alla prima linea, finisce inevitabilmente per esserne appannato e giudicato intercambiabile. «Invece è un mondo a sé, ripete il fashion designer, con uno stile ben diverso».
A New York, intanto, se ne andrà Alberta Ferretti con la sua Philosophy che, nata marchio del lusso giovane ed espressione di una creatività dove sono possibili invenzioni e scorrerie più ardite, ha nel frattempo mutato pelle. «Si è trasformata in un prêt-à-porter accurato e dinamico, da giorno, precisa la stilista, la mia prima linea, che però è sempre stata apprezzata in tutte le sue componenti, si è andata caratterizzando soprattutto per gli abiti da sera, fortemente riconoscibili e indossati da celebrity e star. Presentare Philosophy durante la settimana della moda newyorchese sarà utile a sottolineare la differenza e a comunicarla con chiarezza, senza confusione di ruoli».
Estratto da CorrierEconomia del 29/01/07 a cura di Pambianconews