«Giacomelli e Champion Europe rimarranno due brand distinti e ognuno camminerà con le proprie gambe». A circa otto mesi dall'acquisizione della catena di negozi di Rimini protagonista nel 2002 di un clamoroso crak finanziario, parla sul futuro dei gruppi il direttore marketing di Champion, Guido Aschieri, entrato nel team dell'azienda sportiva di abbigliai mento lo scorso giugno.
Nei piani della società di Carpi (Modena) c'è la volontà di mantenere i due business separati. «Con la catena dei negozi a marchio Giacomelli saranno venduti articoli plurimarca per il tempo libero. Attraverso il brand Champion, invece, apriremo altri monomarca dove saranno distribuiti i capi per uomo donna e bambino firmati Champion. Continueremo nel frattempo la distribuzione delle collezioni nei punti vendita selezionati». Dal quartier generale di Champion, però, non escludono che alcuni negozi a marchio Giacomelli saranno trasformati in Champion, come potrebbe accadere per il punto vendita di Milano.
Per accelerare il processo di distribuzione, intanto, Champion Europe nelle scorse settimane ha firmato un accordo di distribuzione con un'azienda bulgara per la commercializzazione dei prodotti Champion in Bulgaria. «L'obiettivo è accelerare lo sviluppo del brand nei mercati consolidati, conclude Aschieri e di lanciarlo nei Paesi dell'Est dove ancora non è abbastanza forte».
Champion ha chiuso il 2006 con un fatturato di 160 milioni di euro, in lieve contrazione rispetto al 2005. Con l'integrazione di Giacomelli il giro d'affari è stato di circa 200 milioni.
Estratto da Finanza & Mercati del 23/01/07 a cura di Pambianconews