«Ho sempre avuto una grande passione per l'America, e sono stata io a decidere che era ora di rilanciare il marchio e di cominciare ad aprire dei monomarca». Giorgia Caovilla, figlia di Renè, guru della scarpa sexy e di lusso, dichiara di amare le cose concrete: «La mia famiglia è molto mondana, io bado più alle cose solide, alla realtà dei fatti». Sette anni fa è partita per New York: «Prima aspettavamo che i clienti arrivassero da noi, io sono andata a cercarli».
La sua missione era quella di risollevare le vendite. E così è stato, considerato che oggi il mercato statunitense raccoglie il 40% del fatturato. Il restante 60% è ripartito tra Russia e paesi europei, ultimo dei quali l´Italia: «Qui da noi la scarpa da sera si usa solo in determinate occasioni. In America al contrario quasi tutte le donne indossano tacchi altissimi anche durante la giornata. Escono di casa con le scarpe basse e infilano in borsa quelle eleganti da usare in ufficio. E poi con il fatto che non usano calze anche in inverno portano i sandali». Il primo monomarca Caovilla americano è stato aperto a Palm Beach, e nel 2008 sono previste le inaugurazioni a Los Angeles, Las Vegas e New York con la formula del franchising. In proprietà attualmente Caovilla ha i negozi di Milano, Parigi, Roma e Londra.
Caovilla oggi è una solida azienda di famiglia, dove ciascuno ha un compito ben preciso: «Mio fratello si occupa della parte finanziaria e gestisce gli affari di mio padre, come la tenuta in Toscana che è anche la più grande produttrice di noci in Europa. Mia mamma lavora prevalentemente sugli accessori e mio padre rimane l'anima creativa dell'azienda. Lui per le scarpe col tacco ha una vera passione».
Tra le decisioni di Giorgia Caovilla recentemente c'è stata quella di lavorare sugli stivali: «Un articolo che prima non abbiamo quasi mai proposto, ma che presto andrà in produzione». In famiglia si discute sull'opportunità di creare una collezione da uomo: «Ma è un passo difficile che faremo solo quando saremo davvero pronti». Nessuna intenzione di lanciarsi nel settore dell'abbigliamento: «Mio padre dice sempre che quando qualcuno sa fare bene qualcosa deve dedicarci tutto il tempo e l'energia». E a premiare gli sforzi della trentatreenne Caovilla in novembre è arrivato il premio Minerva che ha riconosciuto la giovane donna come «Modello per l'imprenditoria 2006».
Estratto da Affari & Finanza del 22/01/07 a cura di Pambianconews