Quando Diego Della Valle (nella foto), padrone della Tod's, parla di made in Italy sa quel che dice: con i suoi marchi ha conquistato i mercati di tutto il mondo. Su questo tema oggi ha un'idea chiara e precisa: «I prossimi 18-24 mesi saranno decisivi: il made in Italy potrà fare un grande salto in avanti, oppure entrare in difficoltà. Dipende dalle scelte che sapremo fare». Il ragionamento di Della Valle parte dai cosiddetti Bric (Brasile, Russia, India, Cina), i nuovi giganti dell'economia mondiale che, con i loro boom, stanno creando una borghesia affluente composta da centinaia di milioni di persone, con un potere d'acquisto enorme.
Stiamo entrando in un nuovo Eldorado: ce ne sarà per tutti. E lei perché è così pensieroso?
Vedo una certa confusione su questo tema, sento discorsi che mi preoccupano. Alcuni dicono che con la globalizzazione non ha più senso difendere il made in Italy e che andare a produrre all'estero è diventato inevitabile. Perciò cambiamo slogan: parliamo di prodotti pensati in Italia, ma fatti altrove. Ecco questo è un atteggiamento rinunciatario, pericoloso, che non possiamo accettare. Il made in Italy deve essere ovviamente pensato in Italia, ma anche fatto in Italia. Deve essere un prodotto di eccellenza, realizzato da imprenditori e artigiani che puntano sull'alta qualità.
Che cosa suggerisce di fare?
Bisogna creare un clima positivo per permettere a queste aziende di vivere. Bisogna pensare a incentivi, studiare una tassazione che non le penalizzi, mettere a disposizione strumenti che aiutino quelle fra loro che fanno ricerca, appoggiarle nella loro azione commerciale sui mercati internazionali. Penso per esempio a un Ice (Istituto per il commercio con l'estero) davvero efficiente, a expo permanenti in Paesi come Cina, Russia, India per far conoscere il made in Italy. Penso anche a iniziative come delle scuole di cucina italiana da aprire a Shanghai come a Mosca per affermare e diffondere la nostra cultura. Il marchio Italia si promuove anche così.
Estratto da Il Mondo del 8/12/06 a cura di Pambianconews