«Abbiamo dato esempi sbagliati, ammettiamolo. Non soltanto noi stilisti ma tutto il sistema moda». E' la voce di Maria Luisa Trussardi ad annunciare che l'accordo c'è, l'alleanza è stretta: la moda si schiera con il partito contro l'anoressia, una squadra trasversale guidata dal ministro Giovanna Melandri e dal sindaco di Milano Letizia Moratti, e accetta di scrivere insieme il codice di autoregolamentazione chiesto a più voci e con più forza dopo la morte di due modelle brasiliane pochi giorni fa. Il documento sarà formulato a Milano e portato al governo perché dia la linea già alle prossime sfilate di febbraio. Sui punti principali una prima intesa è stata raggiunta ieri a Milano al forum del Corriere della Sera su moda e anoressia.
Ecco che cosa è stato approvato all'unanimità (tutta femminile, eccetto lo stilista Antonio Marras): introduzione dell'indice di massa corporea incrociato con altri parametri scientifici come requisito per sfilare o posare per le copertine di moda (secondo l'Oms chi ha meno di 18,5 non è soltanto magro ma malato); stop alle baby modelle, età minima richiesta sedici anni; centralità della scelta «d'immagine» (addio look anoressico, a partire da trucco e postura, niente occhiaie marcate e spalle curve per esempio); abolizione del modello (di donna) unico; presenza di un consulente medico all'interno della Camera nazionale della moda.
L'applauso in sala è arrivato quando la signora Trussardi ha dato il via all'operazione verità: «E' mai possibile che non si riesca ad ammettere una colpa?, ha detto la rappresentante della Camera nazionale della moda. Diciamolo che abbiamo dato esempi sbagliati, perché la taglia 38 per una ragazza di un metro e ottanta è un traguardo impossibile soprattutto per il tipo mediterraneo. E' il momento di voltare pagina e passare ai modelli positivi».
Lo stilista di Kenzo Antonio Marras, «anomalo perché porto in passerella ragazzine e signore come Benedetta Barzini, taglie 38 e 46», ha girato al forum il caso di una modella scartata in Spagna per la (appena introdotta) regola dell'Imc e poi reintegrata «perché il suo agente ha dimostrato che lei era così di costituzione»: «Ha fatto quasi tutte le sfilate lei a Madrid: più di trenta, perché tutti volevano l'indossatrice magra».
Estratto da Corriere della Sera del 24/11/06 a cura di Pambianconews