Va forte il lusso Made in Italy. In Borsa, spiegano gli analisti di Merrill Lynch, i titoli delle griffe italiane continueranno a correre nelle prossime settimane più del mercato. Senz'altro fino a dicembre. Ma hanno ottime possibilità anche per il 2007. Solo che la congiuntura Oltreoceano rallenta. Ci si salverà guardando ancora ai mercati asiatici e alla Vecchia Europa. E poi diversificando, sul mattone. Lo ha fatto Versace nell'intesa con gli australiani di Sunland e organizzando, come spiega Giancarlo Di Risio, una vera e propria «divisione casa».
Ma nuovi hotel «firmati» sono nei piani di Bulgari (che ha già cominciato a Milano) e, da ultimo, anche di Valentino, come ha annunciato ieri al Fashion global summit 2006 Matteo Marzotto. Ma all'incontro organizzato da Class Editori, Andrea Pellegrini, managing director di Merrill Lynch, ha invitato tutti a una riflessione in più. Il lusso made in Italy, si sa è vincente. Anche quando diversifica. Ma ora deve pensare a una nuova governance societaria.
Il modello familiare che ha caratterizzato fin qui le migliori maison italiane deve evolvere, aprendosi al mercato dei capitali. L'ingresso di manager accanto agli stilisti e alle famiglie, per chi non l'ha già fatto, dovrebbe essere la chiave di volta di una trasformazione che punta anche all'arrivo di nuovi capitali.
Estratto da Corriere della Sera del 22/11/06 a cura di Pambianconews