«Il made in Italy è un coacervo di esperienze, vita vissuta, tradizioni centenarie. Un patrimonio non facilmente trasferibile e sicuramente non imitabile. Ma che possiamo ritrovare in un oggetto, o un abito, che sia fabbricato artigianalmente in Italia». Patrizio Di Marco, presidente e Ceo di Bottega Veneta dal 2001, è convinto che l'autentico made in Italy continui a essere un valore aggiunto irrinunciabile e anche per questo ha dato vita a un progetto di conservazione del know-how artigianale.
All'inizio di ottobre sono partiti i primi corsi della Scuola della pelletteria Bottega Veneta. Riservati a giovani tra i 18 e i 25 anni, «avranno una durata triennale, spiega Di Marco. Alla fine del primo anno gli studenti saranno confezionisti, capaci di creare articoli di pelletteria sulla base di istruzioni dettagliate. Alla fine del secondo diventeranno prototipisti o tagliatori, artigiani specializzati nel taglio di pelle e nella creazioni di prototipi. Concluso il terzo anno di corsi saranno modellisti, professionisti in grado di creare un modello di borsa sulla base delle indicazioni dello stilista».
La decisione di dare vita alla scuola non è legata a esigenze produttive di Bottega Veneta: «Non abbiamo bisogno di trovare nuovi artigiani: la maggior parte di quelli che lavorano per noi sono entrati in azienda molto giovani, magari a 15 anni, oggi hanno solo 40-45 anni e nessuna intenzione di andare in pensione, conclude Di Marco. Chi finirà la scuola però non avrà alcun problema a trovare lavoro: i modellisti sono molto ricercati e i nostri sono i primi corsi specializzati nella loro formazione. Inoltre, forniamo loro un background in informatica e inglese. Se vorranno, potranno essere ambasciatori del made in Italy nel mondo».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 13/11/06 a cura di Pambianconews