Il primo passo concluso con largo anticipo rispetto alla tabella di marcia è stata la creazione, a colpi di acquisizione, del «polo del bello». Ora il gruppo Poltrona Frau, che fa capo al fondo Charme della famiglia Montezemolo si prepara a sbarcare a piazza Affari avviando quella che, per definizione, è destinata a diventare la «fase due» di sviluppo. Un nuova “stagione”, quella che partirà con la quotazione in Borsa sul segmento Star, che in casa Poltrona Frau si è voluta anticipare di un anno rispetto ai piani iniziali. Il motivo? «Poter contare su una maggiore visibilità e trasparenza che solo una vetrina come la Borsa può garantire» e, nello stesso tempo, proseguire nel «piano di espansione che ormai da qualche anno sta portando avanti con successo», ha spiegato l'amministratore delegato Giuliano Mosconi.
A inizio anno avevate escluso la quotazione in Borsa. Poi l'improvvisa accelerazione. Per quale motivo?
Non è stato un cambio di rotta, ma una naturale evoluzione dei progetti del gruppo. E io mi ritengo tra i responsabili di questa accelerazione. A gennaio, in occasione del piano industriale, abbiamo presentato il «polo del bello», che abbiamo «costruito» con largo anticipo rispetto alle attese. L'ultima acquisizione, quella di Cassina, ha infatti completato il progetto di posizionamento strategico del gruppo con Frau che copre l'area classica, Cappellini quella più fashion e Cassina il grande design industriale. Dopo questo percorso serviva uno strumento più adeguato per sostenere la crescita. E la quotazione in Borsa risponde proprio a questa esigenza. Sia in termini di un cambio organizzativo e gestionale, con maggiore visibilità, trasparenza e rigore sia perché questo «nuovo progetto» consente al gruppo di diventare un polo di attrazione per il design internazionale.
Avete già una forte presenza all'estero. Pensate di espandervi ulteriormente?
Abbiamo già una forte internazionalizzazione. Ma siamo decisi a aumentare ulteriormente il nostro peso in Europa, con un interesse particolare verso l'Europa dell'Est. Guardiamo, inoltre, l'Asia e,infine, siamo decisi a crescere negli Stati Uniti.Abbiamo una quota di mercato mondiale del 4,7% e il nostro obiettivo è di portarlo al 6%.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 31/10/06 a cura di Pambianconews