Fondata nel dopoguerra l'azienda di calzature Fratelli Rossetti ha al suo attivo un giro d'affari di 60 milioni di euro, una produzione di 400mila paia di scarpe l'anno e una rete di negozi che va da New York a Shanghai.
La scommessa per il futuro dell'azienda è la globalizzazione. “Le scarpe made in Italy sofforno l'avanzata della Cina”, spiega Diego Rossetti (nella foto), responsabile marketing e figlio del fondatore Renzo. “La più penalizzata è la piccola e media impresa che non riesce a gestire la concorrenza”.
Oggi circa il 40% delle vendite dell'azienda di Parabiago è all'estero. “I margini di crescita sono ampi e in questo ci aiuteranno le alleanze in Asia”, aggiunge Diego, “in particolare siamo molto attenti al mercato indiano. E dopo Bombay, nella primavera del 2007 sarà la volta di Nuova Delhi”.
Intanto, il primo passaggio generazionale è stato compiuto ed è andato a buon fine. “Pensiamo al futuro ma non vogliamo imporre alla terza generazione nessun tipo di vincolo, conclude Diego. “Se qualcuno dei nostri figli avrà le capacità di portare avanti l'azienda, ne saremo felici. Viceversa, procederemo per linee esterne. Anche in questo siamo d'accordo”.
Estratto da Class del 16/10/06 a cura di Pambianconews