Sono molto dinamiche, crescono con tassi superiori al 20%, vendono in gran parte all'estero, sono in grado di valorizzare al meglio la grande capacità artigianale e industriale del settore. Però guadagnano ancora poco. Sono le aziende italiane di nautica, o almeno le prime 28, con un fatturato superiore a 8 milioni di euro, i cui bilanci degli ultimi tre anni sono stati analizzati da Pambianco Strategie di Impresa.
I risultati, precisa la società di consulenza, riguarda il periodo 1° gennaio-31 dicembre per le aziende che chiudono i bilanci a dicembre e il periodo 1° settembre 20004-31 agosto 2005 per le aziende che chiudono i conti ad agosto.
Il fatturato delle aziende campione è salito dai 1.369 milioni del 2003 ai 2.074 delll'anno scorso. L'incremento supera il 20% annuo. In termini di dimensione, i leader si confermano Ferretti (770 mln di ricavi nel 2006) e Azimut-Benetti (701 mln).
“Le aziende, però,”, spiega il presidente Carlo Pambianco, “sono poco patrimonializzate e hanno una redditività che è ancora lontana dal 7-8% delle aziende del lusso”. “Per migliorare la redditività, conclude Pambianco, “le aziende dovrebbero aprire, ad esempio, l'ingresso ai soci finanziari nel capitale oppure possono quotarsi in Borsa, come è nei progetti di Aicon e Ferretti”.
(Nella foto Norberto Ferretti, presidente di Ferretti Yachts).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 13/10/06 a cura di Pambianconews