Si è chiusa con un aumento di visitatori del 9% la novantesima edizione del Mipel, il salone della pelletteria che ha registrato l'arrivo a Milano, tra il 21 e il 24 settembre, di 22.479 operatori, di cui oltre la metà (13.876, +11,7%) stranieri. Un dato che rispecchia il buon andamento delle esportazioni per il settore nella prima parte dell'anno.
Le esportazioni relative al periodo gennaio-maggio 2006 ammontano a 1.100 milioni di euro e segnano una crescita complessiva del 15,8% a valore e del 10,4% in volume. E' come sempre preponderante la presenza di prodotti in pelle, con sostenuti ritmi espansivi sia nel fatturato (+25%) sia nei volumi (+17%) e una loro incidenza, nel valore complessivo esportato, superiore al 70%.
L'import di settore ammonta, nei primi cinque mesi dell'anno, a 587 milioni di euro, con una dinamica espansiva in forte aumento (+27%); cresce anche l'import in quantità, ma a ritmi molto più contenuti (+6%): una forbice dovuta all'incrementata presenza dei prodotti in pelle, a maggior valore aggiunto, nel mix degli acquisti dall'estero; questi sviluppano saggi di crescita superiore agli articoli in sintetico, che continuano comunque a rappresentare la parte preponderante delle importazioni.
I risultati del primo semestre 2006 sono stati piuttosto lusinghieri per gli accessori di pelletteria, con una crescita quantitativa dell'1,7% cui è corrisposta una spesa di circa 680 milioni di euro, anche questa in incremento del 2,2%. Il dato assume un significato ancora più interessante se confrontato con l'evoluzione, non altrettanto soddisfacente, della domanda riferita agli altri comparti del sistema moda, in flessione o con saggi di crescita contenuti.
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A cura di Pambianconews